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Cercavano banditi ma arrestavano contadini

Tra le date fatali per Montelepre quella del 6 maggio dovrà essere ricordata anche per le recenti dimissioni del Sindaco Tinervia e di cui parleremo più avanti .

Purtroppo esiste un sei di maggio più doloroso nella nostra storia; un sei maggio di circa 60 anni fa quando a Montelepre si ricercavano delinquenti ma si mettevano in galera gli innocenti .

Sei maggio 1948 , magistralmente immortalato da Francesco Rosi nel suo immenso capolavoro “Salvatore Giuliano” . La scena è quella dello scontro tra le canne dei fucili dei militari e i corpi delle donne di Montelepre che si opponevano al sequestro dei loro uomini. Una violenza delle istituzioni inaudita che si abbattè in quegli anni sul nostro paese . Questa è stata la retata fatta in Piazza Flora quando tutti i maschi sopra 16 anni vennero portati – quasi deportati! – in piazza Flora e sottoposti a sofferenze e umiliazioni.
Cercavano banditi ma arrestavano contadini.

Non ho nessuna voglia di naufragare su analisi storiche che necessiterebbero di altri luoghi ed altri spazi, né i fatti accostati dalla data possono avere alcun collegamento se non il dolore da essi prodotto.
Voglio soltanto ricordare ai più giovani che , dal 1940 al 1950, il nostro paese ha subìto il peso di due guerre: una mondiale fatta dallo Stato ad altri Stati ed una locale fatta dallo Stato contro il banditismo.
Nella prima morirono centinaia di monteleprini in divisa per la follia di un dittatore , nella seconda, oltre ai monteleprini, morirono centinaia di militari e carabinieri nell’esercizio del proprio dovere ai quali l’Amministrazione Comunale ha dedicato una giornata di solidarietà e ricordo. Perché è fuori discussione che noi stiamo dalla parte della Legge ma anche dalla parte del nostro popolo, specie quando viene ingiustamente colpito. Tanti anni sono passati ma ogni tanto bisogna ricordare la tremenda sofferenza patita dalla nostra cittadina per apprezzare la pace ed il benessere che oggi viviamo.

Questa data mi riporta a parlare dei recenti fatti che coinvolgono il nostro sindaco, ormai ex. Non vorrei comunque che la storia si ripetesse e che alla fine a pagare sia soltanto Montelepre. Stavolta non lo possiamo consentire, abbiamo già dato.

Quindi Giacomo Tinervia si è dimesso, un gesto – come qualcuno ha citato – ai limiti del possibile. Un gesto coraggioso e sofferto che però rende onore al sindaco e che ha prodotto un grande silenzio. Un silenzio assordante che si respira nelle strade, nei bar; perfino nella Rete nessuno ha ancora commentato questo fatto. Forse sovviene il timore di dire qualcosa di sbagliato, di essere interpretati male, di subire delle critiche. Ma il silenzio è peggio. La paura è peggio. Ne abbiamo avuto abbastanza. Basta con il coprifuoco! Usciamo fuori, usciamo tutti.

ROMPIAMO IL SILENZIO! E lo faccio, per primo, ribadendo l’affetto e la comprensione per Giacomo e la sua famiglia nell’augurio che al più presto possa dimostrare la sua estraneità in questa brutta vicenda e ritorni in Piazza Flora con la sua irruente energia. Ho letto la sua lettera e ne ho apprezzato i toni e i contenuti, soprattutto verso la Magistratura e le Forze dell’Ordine nostri veri ed irrinunciabili presidi e baluardi di legalità. Adesso aspettiamo in riguardoso silenzio le decisioni dell’Autorità Giudiziaria e comunque ne avremo grande rispetto .

Ora si prospetta, dopo le dimissioni del Sindaco e quelle non richieste del Consiglio Comunale, un periodo, forse anche un anno, di incertezza, riflessione e di preparazione per il futuro di Montelepre.

“Che fare?” si chiedeva Lenin. Che fare? ci dobbiamo chiedere tutti noi. Non possiamo aspettare che qualcuno decida il nostro futuro. Diventiamone artefici!

Facciamo che chi ama veramente Montelepre si cominci ad aggregare attorno ad una proposta nuova, ad un Manifesto scritto da liberi cittadini, dove ci sia scritto che :

  • Montelepre è una cittadina onesta e laboriosa , fondata sulla Legalità
  • I cittadini vogliono vivere in pace, in un paese normale dove la spazzatura venga regolarmente raccolta e differenziata, dove l’acqua arrivi ogni giorno nei rubinetti, dove il traffico automobilistico sia ordinato e non invada il Centro Storico che deve essere recuperato e valorizzato
  • Le strutture che possiede il Comune vengano rispettate e ottimizzate affidandole alle associazioni di volontariato del paese
  • Le aziende locali specie quelle fatte da giovani vengano sostenute ed incoraggiate dal Comune con iniziative a loro supporto
  • La cultura e l’arte, ma anche l’informatizzazione e la Rete siano ai primi posti delle priorità amministrative
  • La politica di vecchio stampo caratterizzata da vecchie dottrine ed odi e rancori personali sia sostituita da una politica nuova, fatta di idee e proposte non ideologizzate ma mirate esclusivamente al bene comune ed alla crescita della nostra comunità
  • Tutti devono dare il loro contributo umano, sociale, culturale e di impegno per trasformare
  • Montelepre da paese rassegnato a Città Viva e Pulsante. Non ci sia spazio per le categorie. Siano aboliti i giovani, gli anziani, le donne e i bambini, i disoccupati, i commercianti, gli intellettuali. Tutti siano cittadini con eguali diritti e possibilità
  • L’Amministrazione Comunale da qualunque gruppo venga composta sia esempio di onestà e rettitudine, abbia sempre a cuore il bene del nostro paese. Sia trasparente e giusta e si ponga come fine supremo lo sviluppo socio-economico-culturale di Montelepre.

Questa è la mia proposta. Chiunque può aderirvi ed arricchirla e penso che possa essere una base programmatica per tutti coloro che vorranno spendersi per il prossimo futuro, siano essi di centro, di destra, di sinistra, di sopra , di sotto, juventini ed interisti, giovani ed anziani, maggioranza o minoranza.

Questa è una proposta di amare Montelepre, non è una proposta politica. La politica dovrà poi studiare il sistema e gli strumenti per realizzarla. Perché la Torre Ventimiglia, il Parco Urbano, il Museo, gli Impianti Sportivi, L’Auditorium, Monte d’Oro, il paesaggio, il Centro Storico, la Natura, i luoghi e la storia non sono di questa o quella Amministrazione. Sono i nostri e dei nostri figli. Abbiamo il dovere di proteggerli, valorizzarli e consegnarli alle nuove generazioni.

Se volete fatela vostra e portatela con voi, nei vostro gruppi politici, nei vostri partiti, nei vostri discorsi. Non è richiesta nessuna tessera, né dichiarazione di voto. Solo un impegno morale : Amare Montelepre.

Cercavano banditi ma arrestavano contadini ultima modifica: 2013-05-09T17:14:23+02:00 da Nino Plano