Questa è la storia di un disservizio che ha per protagoniste quattro persone: tre turisti francesi da alcuni giorni in un b&b di Montelepre e il titolare di un’attività commerciale nel centro del paese. Cos’è successo? Gli è stata negata la visita della Torre Ventimiglia. Il motivo ce lo racconta lo stesso commerciante in una lettera speditaci stamane.

Gentile Redazione, sono un cittadino di Montelepre ed ogni tanto mi riempio d’orgoglio per il mio paese (anche se è dura). Mi chiedo perché non dobbiamo valorizzare quelle poche cose interessanti e carine che abbiamo, ma al contrario tendiamo a sminuirle tenendole lontane da turisti e visitatori occasionali.

Per la farla breve. Ho un negozio e stamattina si sono presentati tre turisti francesi. Tra una parola e l’altra mi chiedono cosa visitare a Montelepre. Per evitare di tirare subito fuori la storia di Giuliano, indico la Torre Ventimiglia. Gli stessi sembrano molto interessati dopo le prime informazioni che riesco a dare sulla costruzione e mi chiedono se sia visitabile l’interno. Li invito ad aspettare un attimo mentre vado a chiedere informazioni su orari di apertura e quant’altro.

In municipio mi rivolgo al primo impiegato che mi capita e mi indica un dirigente che già al citofono mi avvisa che è impossibile visitare la Torre. Motivazione: è inagibile. Approfondisco e mi sento rispondere che ci sono delle infiltrazioni.

Chiedo allora di parlare con un altro dirigente per sapere se fosse possibile visitare soltanto la parte inferiore anziché la terrazza che nel frattempo mi è stato riferito essere occupata da contenitori di fortuna per raccogliere l’acqua piovana (a settembre!! – ndr): le classiche bagnine. Il dirigente molto educatamente mi riceve e, anche se sembra molto interessato a ciò che aveva sul monitor del suo pc, mi dà qualche risposta.

Espongo il mio “problema” e faccio capire che da monteleprino mi sarebbe piaciuto accontentare la richiesta dei tre francesi, e far visitare l’unico vero nostro fiore all’occhiello. Quando chiedo come mai fosse inagibile, il funzionario sembra cascare dalle nuvole. “Chi glielo ha detto che è inagibile?”. Rispondo che precedentemente mi hanno risposto così. “Beh, sì, in effetti stiamo facendo dei lavori” – cosa a quanto pare non vera. “Mi dispiace ma non posso accontentarla, anche perché non abbiamo personale per poterla aprire”.

Alla mia ennesima domanda, su come mai con tanti impiegati e lavoratori socialmente utili non si riuscisse a rendere fruibile la Torre, il dirigente quasi infastidito, dopo un attimo di esitazione e senza staccare gli occhi dal monitor, mi liquida con un: “Li porti a Balestrate”.

Sono rimasto di ghiaccio. Calpestato nell’onore di monteleprino. Mi sono vergonato, specialmente quando tornato al negozio ho portato la risposta ai turisti che visivamente delusi hanno fatto spallucce.

Adesso, molto amareggiato, mi chiedo: è questo il cambiamento? Trasparenza, il cittadino al primo posto, eccetera, eccetera? Beh, giudicate un po’ voi. Intanto mi vado a pagare felicemente la Tasi.

La redazione di MontelepreWeb si esime dall’esprimere alcun giudizio e si limita a fare il suo mestiere: informare e offrire spunti di riflessione. Questa vicenda è il pretesto perfetto per intavolare una discussione interessante. Siamo sicuri che il Commissario vorrà dire la sua  e non tarderà a farci pervenire maggiori dettagli sul caso . Intanto siamo curiosi di leggere le vostre opinioni.