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Partiamo dal riprenderci l’acqua

Anche l’ultimo baluardo che poteva far rientrare ancora il nostro paese nel novero di quelli civili è caduto. Non abbiamo più nemmeno l’acqua potabile!! La fatiscente rete idrica che i vari Ato, Aps, tanto sostenuti e foraggiati dai nostri amministratori del recente passato, dovevano trasformare in gioiello a suon di milioni ha cominciato a presentarci il conto.

Così, nel momento di massima difficoltà economica che la Nostra generazione ricordi (vedi l’articolo di Giacomo Maniaci sulla nuova emigrazione) per i cittadini di Montelepre, accompagnata dal massimo di pressione fiscale (che ha già superato il limite della sostenibilità) ci ritroviamo a dover convivere con nemmeno il minimo di servizi che un paese civile dovrebbe avere: servizi sociali pressoché assenti, scuole al limite della decenza, diritto allo studio quasi non riconosciuto (vedi buoni libro e abbonamenti autobus), servizi di igiene pubblica disastrosi (e carissimi) e adesso nemmeno l’acqua potabile.

Spiegare ad un giovane, ai nostri figli, perché bisogna rimanere a vivere qui, risulta davvero difficile. Il conto di decenni di amministrazioni “allegre” per usare un eufemismo molto generoso, ci è stato presentato in maniera cruda e drammatica.

Abbiamo ridotto davvero male il nostro paese, eppure non c’è amministratore, associazione, partito politico che non si sia riempito la bocca in ogni occasione e circostanza con la formuletta tanto poco credibile quanto inopportuna, dell’impegno “per il bene del paese”.

Rimettere ordine in questo marasma non è cosa semplice, e non invidiamo per nulla chi sta cercando di farlo. Ma se vogliamo che questo paese possa avere una minima speranza di futuro bisogna che ognuno di noi riacquisisca il diritto di cittadinanza, che ciascuno faccia la propria parte al limite delle proprie possibilità, avendo ben chiaro il fatto che le attuali condizioni non sono affatto figlie del caso, ma hanno una genesi e una paternità ben precisa e nota.

Dobbiamo riappropriarci del nostro paese, del suo futuro, del futuro dei nostri figli, se vogliamo che sia nella nostra terra. Siamo sempre dell’avviso, adesso più che mai, che dobbiamo cominciare a farlo proprio riappropriandoci della nostra acqua.


Partiamo dal riprenderci l’acqua ultima modifica: 2014-12-03T14:51:36+01:00 da Liberi Tutti
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