News Fatti e protagonisti

Condannato a sua insaputa 11 anni fa, il Tribunale gli concede ricorso

Nel 2004 violò le norme edilizie e fu condannato al pagamento di una multa di 25 mila euro. La notifica del provvedimento arrivò però al padre che non si preoccupò di informarlo. Il genitore morì e della faccenda nessuno ne seppe mai nulla finché l’agente della riscossione recentemente gli ha notificato una maxi cartella esattoriale con cui, suo malgrado, è venuto a conoscenza della condanna.

Protagonista della vicenda è un artigiano di Montelepre. I suoi legali, gli avvocati Salvino Caputo e Francesca Fucaloro, sono riusciti a dimostrare al Tribunale di Palermo che l’uomo per undici anni non ha avuto notizie dell’atto notificato, e di conseguenza è stato impossibilitato a presentare ricorso.

Dalle investigazioni difensive e dall’accesso ai documenti del Comune di Montelepre e del Tribunale di Palermo si è appurato che «l’atto giudiziario – scrivono gli avvocati in una nota stampa – era stato notificato al defunto genitore che non aveva informato il figlio della avvenuta consegna».

Il gip, oltre ad accogliere il reclamo, ha concesso all’artigiano di poter avanzare ricorso nonostante siano trascorsi ben undici anni dal fatto.

L’esito appare scontato visto che «il decorso del tempo determinerà la prescrizione», annunciano gli avvocati che nel frattempo hanno chiesto a «Riscossione Sicilia Spa» la revoca immediata della cartella esattoriale.

Condannato a sua insaputa 11 anni fa, il Tribunale gli concede ricorso ultima modifica: 2015-02-19T20:22:12+01:00 da Giacomo Maniaci
Altri contenuti riguardanti: , ,