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Pupi, pupari e pupilli

In attesa della formale conferma istituzionale è molto probabile che tra qualche mese nel nostro Comune si torni a votare. Era ora!

Sono stati anni difficili. Il Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, sindaco arrestato con gravissime accuse, amministrazione comunale azzerata con sanzione di incandidabilità, impiegati in mobilità, tasse alle stelle e cittadini confusi, frastornati e incavolati neri perché le tasse sono aumentate ma i servizi restano inesistenti. In tutto questo la politica, tranne qualche eccezione, è stata completamente latitante.

Sono scomparsi gli ex amministratori, i partiti del centro destra risultano agonizzanti come il loro ex leader ormai così spompato che non è più buono nemmeno per il Bunga Bunga, i partiti del centro sinistra, tranne qualche iniziale rigurgito giustizialista, si riuniscono sempre ma non decidono mai, i 5 stelle stanno ancora “aspettando Godot”con il 51% di consensi per fare la rivoluzione.

Questo il quadro politico. E se non ci fosse stato questo fantastico strumento di informazione locale saremmo rimasti nel più angosciante dei silenzi. Invece MontelepreWeb ci ha permesso di scrivere, di leggere opinioni, di polemizzare: insomma ci ha consentito di restare vivi e non essere inghiottiti dalla palude della rassegnazione.

Come già sostenuto in precedenza, ritengo che il nostro Paese abbia pagato un prezzo troppo alto ed ingiusto. Le sentenze di primo grado hanno comunque smentito il teorema accusatorio e ove tutto questo venisse confermato in appello, tutti noi cittadini onesti tireremo un sospiro di sollievo per la fine di questo incubo. Ma nel frattempo pare che si torni a votare!

Dopo circa 3 anni di commissariamento ritorneranno la politica e la democrazia! Sceglieremo con libere elezioni la nuova classe dirigente del nostro paese. Finalmente torneremo ad occuparci di politica! Che bello! Le piazze si stanno già rianimando, siamo freneticamente presi da riunioni e confronti.

Ci informiamo ogni giorno sul toto-candidati, guardiamo “chi parla con chi” per capire alleanze e strategie, i bar si stanno riempiendo, le pizzerie si stanno attrezzando per i dopo-riunioni; tipografie, webmaster, grafici e fonici stanno assumendo giovani grazie al Jobs Act in prospettiva della mole di lavoro che si andrà a sviluppare con le elezioni ed acuti osservatori hanno notato un tizio con una 850 blu che sta montando due megafoni sul tetto per riproporre la classica abbanniata amplificata per annunciare i comizi; proprietari di case sfitte nel centro storico le stanno riattivando per affittarle a gruppi e liste civiche, le farmacie stanno facendo il riassortimento dei medicinali per la pressione , gastrite e ulcera perché se ne prevede un larghissimo consumo.

Insomma questo evento monteleprino sta contribuendo a rialzare il Pil e a ridurre lo Spread e probabilmente l’annunciata abolizione di Imu e Tasi fatta da Renzi pare abbia avuto la stura proprio dalle votazioni a Montelepre. Fatelo sapere a Stella e a Di Battista che a Montelepre non ci sono solo quelli che sparano a Filippo Riccobono o quelli che si nascondono quando ci sono i comizi dei 5 stelle. A Montelepre c’è gente che lavora e che sviluppa economia sana!

Ma la domanda che in questo momento ci si pone nel mondo, da Berlino a Wall Street, è questa: Cu si porta pi sinnacu ri Muncilebbri?

E quindi dibattiti, scontri, valutazioni, insomma il ritorno della vita. Quello che mi auguro è che il nostro paese non venga contagiato da una gravissima patologia che si è sviluppata durante le elezioni comunali nei paesi vicini, definita nell’ultimo Congresso dell’OMS come la Sindrome del Pupo che si diffonde con l’azione congiunta di 3 agenti: il Pupo, i Pupari e i Pupilli.

La malattia si sviluppa con tutta la sua virulenza in prossimità dei elezioni locali e attecchisce maggiormente quando alcuni politicanti ritengono di avere la supremazia dei consensi e quindi essere titolati a scegliere tra di loro il Pupo, cioè il candidato a Sindaco, più adatto alle circostanze. Tali soggetti sono stati definiti da alcuni recenti studi con il titolo di “Pupari” e come tutti i virus possono essere sconfitti facilmente con dei comuni antibiotici ma sembra che stiano sviluppando impreviste capacità di resistenza ai farmaci che li rende sempre più aggressivi e tenaci.

Ma di cosa si occupano i Pupari? Premessa indispensabile per capire la natura della malattia è che i Pupari sono fermamente convinti che solo loro capiscono la politica e quindi sono i soli abilitati a gestire tutte le operazioni elettorali. Tutti gli altri non capiscono un tubo e dicono solo fregnacce. Decidono le strategie e le candidature, valutano il peso elettorale di ognuno, elaborano sondaggi artefatti, creano tragedie ad hoc, spargono veleni con grande maestria, decidono i requisiti essenziali del Pupo ed alla fine escono fuori il nominativo che comunque avevano già deciso in precedenza.

Sono attori consumati e agiscono con furbizia, spesso in mala fede, fanno politica solo perché vogliono vincere a tutti i costi Per loro i programmi, le idee, i confronti, le regole sono solo delle cavolate per gli illusi e gli idealisti. Quello che contano sono i consensi e quindi tutti i cittadini ai loro occhi non sono più essere umani ma aggregazioni di elettori, portatori sani di voti, componenti di famiglie numerose.

I Pupari possono essere di destra, di centro e di sinistra. Per loro non è importante l’ideologia politica, a loro interessa soltanto prendere il potere. State attenti perché nessuno è immune al contagio, a volte si mimetizzano fra le persone normali e mentre meno te l’aspetti ti ritrovi, a tua insaputa, con un Puparo in azione.

Ma chi è il Pupo? Il Pupo è solitamente una persona per bene , preferibilmente “allittrato” e di buona reputazione che perde regolarmente una volta eletto. È “vestito” dai Pupari con stile e accuratezza e viene convinto subito che sarà eletto sindaco senza problemi. Passerà i mesi che lo separano dalle elezioni a scrivere il comizio di apertura, a salutare tutti quelli che incontra per strada anche se prima non aveva mai cagato nessuno, offrirà caffè e brioche ai sostenitori, e farà visita a tutti i parenti compresi i terzi cugini che nemmeno lo conoscono; passerà giornate intere a scegliere la foto sorridente da mettere nei manifesti, dietro consiglio della moglie, e le notti a studiare lo slogan da scrivere nei fac-simile. Di norma il Pupo è autoctono ma se i Pupari non trovano in paese l’elemento con le giuste caratteristiche possono anche decidere per un Pupo di importazione ai sensi del Trattato di Schengen.

Ma il Pupo non viene sempre scelto dai Pupari, esiste anche la possibilità che si sviluppi con un processo autonomo: ad un certo punto senza nessun preavviso di infezione, un normale cittadino sviluppa la malattia autoimmune e si dichiara Pupo con il consenso di pochi adepti. Di solito questo processo non risulta patogeno in quanto si blocca al momento dello scontato flop elettorale e al soggetto resta soltanto la soddisfazione di avere partecipato e diversi conti da pagare.

L’ultima categoria è quella più numerosa: sono i Pupilli. Tali organismi solitamente unicellulari sono quelli che aspirano a diventare consiglieri,assessori o a designare un loro congiunto e passano tutto il tempo della campagna elettorale a visitare amici e parenti ed annotare nei loro taccuini i probabili consensi famiglia per famiglia. Quelli più saggi sanno che a fronte di una parola d’onore che garantisce per 10 voti devono scrivere la metà della metà, mentre quelli più sprovveduti li scrivono per intero sommando alla fine del giro circa 1.200 voti sicuri con inevitabile delusione quanto ne vedranno apparire una trentina.

I Pupilli, solitamente brave persone ed in buona fede, sono quelli che partecipano alle riunioni e riferiscono ai Pupari, approvano quello che dice il loro Pupo e contestano aspramente eventuali concorrenti, sono sempre sotto il palco nei comizi ad applaudire, camminano con migliaia di fac-simile addosso e si accollano l’arduo compito di annotare tutti i voti con le accoppiate durante lo spoglio. Qualcuno di loro diventerà consigliere qualche altro assessore, la maggior parte resterà semplice sostenitore ma sempre appagato di avere vinto le elezioni ed alla fine una bella pizziata o una mangiata di scacciate sancirà la fine delle ostilità e tutti, Pupari e Pupilli ritorneranno nelle loro case stanchi ma soddisfatti. Si ritroveranno nelle prime sedute di Consiglio Comumale per compiacersi a vicenda e dopo qualche mese tutto ritornerà come prima. Si rivedranno tutti tra 5 anni ( salvo commissariamento!).

Seguiremo con apprensione la partita elettorale con la ferma convinzione (?) che Montelepre non sarà contagiata dalla sindrome e che le elezioni si svolgeranno con metodi nuovi, ad esempio scegliendo il Pupo con le primarie, che i candidati al Consiglio e gli assessori siano frutto di un vero rinnovamento culturale e che ci vengano risparmiati maldestri tentativi di mimetizzazione del vecchio con facce nuove, e che prima di guardare i pacchetti di voti si guardi alla pulizia morale, all’intelligenza e all’onestà dei candidati. Sono convinto che stavolta Montelepre ce la farà. Dipende solo da noi.

Pupi, pupari e pupilli ultima modifica: 2015-08-30T09:33:50+02:00 da Nino Plano
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