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70° anniversario della «Strage di Portella», Crisci: “Montelepre non è Giuliano, non è la sua banda”

“[…] Occorre anche raccontare la triste realtà di una Montelepre che ha molto sofferto da un lato la piaga del banditismo e dall’altra l’azione di repressione dello Stato. Troppo poco si è detto sulla mia comunità martoriata per anni; quando altrove la guerra finiva da noi cominciava”. Lo ha pronunciato ieri mattina la sindaca Maria Rita Crisci intervenendo al convegno «La Strage di Portella della Ginestra tra Storia e Memoria», organizzato a Palazzo Steri, a Palermo in occasione delle celebrazioni per il settantesimo anniversario dell’eccidio del Primo maggio 1947 alle porte di Piana degli Albanesi.

Durante la prima delle due giornate di studio promosse dall’Istituto Gramsci Siciliano e dall’Associazione Portella della Ginestra – in collaborazione con la Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, la Fondazione Federico II, l’Università degli Studi di Palermo, lo SPI Sicilia, la CGIL Palermo, e con il patrocinio dei Comuni di Piana degli Albanesi, San Cipirello, San Giuseppe Jato e Montelepre – il primo cittadino è tornato a invocare verità sui fatti di Portella: “Perché è fin troppo evidente – ha spiegato la Crisci – che tanti interrogativi su quello che è accaduto sono ancora senza risposta. Occorre ancora che si faccia chiarezza su molti aspetti rimasti bui per sanare finalmente le tante ferite ancora aperte, e per rendere efficacemente onore alle tante vittime di quel tempo”. “Le vittime sono di tutti – ha detto nel suo discorso pronunciato alla presenza, fra gli altri, del Presidente del Senato Pietro Grasso – e sono, oltre a quelle giustamente ricordate ogni anno il Primo maggio, anche tutte quelle uccise dalla banda e sottoposte alla repressione violenta dello Stato”.

“Montelepre non è Giuliano, non è la sua banda”, ha tuonato la sindaca provando a sbiadire l’immagine di una comunità collusa con il bandito, di cui recentemente si è tornato a parlare per possibili ruoli di spicco nell’organizzazione mafiosa dell’epoca. “Oggi vorremmo, infatti, ripartire proprio dalla raccolta delle testimonianze dirette e dei documenti del tempo – ha aggiunto – creando un Centro di Documentazione proprio nel mio Comune, a Montelepre. Vorrei che questo diventasse luogo di confronto, di ricerca e di costruzione di memoria collettiva”.

Lunedì prossimo, in occasione della Festa del Lavoro, l’Amministrazione comunale di Montelepre parteciperà per il secondo anno consecutivo alla giornata commemorativa indetta a Piana degli Albanesi da CGIL, CISL e UIL. Al raduno parteciperanno anche i segretari generali delle tre sigle sindacali: Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

70° anniversario della «Strage di Portella», Crisci: “Montelepre non è Giuliano, non è la sua banda” ultima modifica: 2017-04-22T15:30:59+02:00 da Giacomo Maniaci
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