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Precari di Carini e Piana. I sindacati: “Solo punta di un iceberg”

Un presidio all’assessorato regionale alla Funzione pubblica per rivendicare il diritto alla stabilizzazione dopo anni di precariato nei municipi.
Lo faranno questa mattina i dipendenti a tempo determinato dei comuni di Carini e Piana degli Albanesi su iniziativa delle sigle autonome Cub e Alba.
“Due paesi accomunati da un unico problema – si legge in una nota congiunta dei sindacati – l’essere in gravissime difficoltà economiche e non avere assicurati i trasferimenti economici regionali utili a garantire i lavoratori precari ed i relativi servizi ai cittadini”.
A Carini dove recentemente il consiglio comunale ha deliberato il dissesto sono 105 i lavoratori che non hanno avuto il rinnovo del contratto. In realtà, la giunta del sindaco Monteleone ha approvato un atto che prolungherebbe di due mesi il loro impiego ma a condizione che ci sia la copertura finanziaria della Regione e l’autorizzazione della commissione ministeriale, presupposti che al momento non ci sono.
“A Carini il dramma sociale riguarda lavoratori precari che da 25 anni prestano servizio per l’ente pubblico ed ai quali – prosegue la nota dei sindacati – non è stato rinnovato il contratto di lavoro con gravissime ripercussioni economiche per i lavoratori e le loro famiglie e per i servizi offerti ai cittadini”.
Diversa la questione che investe, invece, i 55 impiegati part time del comune di Piana degli Albanesi. Qui la questione è legata al mancato pagamento degli stipendi.
“I lavoratori debbono percepire circa 8 mesi di mensilità arretrate – sostengono i rappresentanti regionali di Cub e Alba – e in assenza delle risorse economiche spettanti dai trasferimenti regionali l’amministrazione ha dichiarato in prefettura di essere in difficoltà e non potere garantire nè gli stipendi dei precari, né ad oggi quelli dei dipendenti di ruolo, che sono in arretrato di circa 4 mesi”.
Una situazione di emergenza, dunque, che rischia di allargarsi a macchia d’olio nei 390 comuni dell’Isola.
“Questa è soltanto la punta di un iceberg – concludono i sindacati di categoria – che da qui a breve vedrà coinvolte tantissime altre amministrazioni locali e vedrà altresì colpiti sempre più i lavoratori. Combatteremo contro questo gioco al massacro ed organizzeremo tutti i lavoratori precari affinchè non debbano sperimentare sulla loro pelle quanto ad oggi sta accadendo ai colleghi di Carini e Piana degli Albanesi, consapevoli che il disegno tracciato dall’attuale classe politica è quello dei tagli incondizionati ed indiscriminati”.
Domani concentramento dalle 9 in viale Regione Siciliana, davanti la sede dell’assessorato alla Funzione pubblica.

Precari di Carini e Piana. I sindacati: “Solo punta di un iceberg” ultima modifica: 2016-05-10T07:12:23+02:00 da Corrado Lo Piccolo