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Finalmente la Sicilia in Europa

Questa settimana vi voglio parlare della Sicilia, della nostra bella e martoriata terra, e per farlo debbo partire da molto lontano, dalla Magna Grecia, da quel periodo splendido per la nostra storia, quando si viveva la gioventù dell’umanità, quando gli dei vivevano in mezzo agli uomini e nei mari c’erano le Sirene.

Quando tutto poteva succedere. Quando nell’isola aleggiava il Mito.

La Sicilia e i suoi vulcani, le sue isole, il suo mare, protagonisti delle gesta di Ulisse e Polifemo, patria di Empedocle e Archimede, culla di civiltà e di cultura. Città come Siracusa, Agrigento, Gela, Messina, Taormina, Selinunte, Catania rappresentavano le grandi potenze di allora e vivevano momenti di magnifico splendore a volte superiore alla madrepatria.

La civiltà greca aveva trovato nella Sicilia il luogo ideale per svilupparsi, e gli ellenici sono stati i primi stranieri che dobbiamo ringraziare per ciò che ci hanno lasciato.

Perchè la Sicilia è stata sempre una colonia o quasi. Una terra di conquista. Sono sempre venuti dal mare. Gente amica e nemica. Ma con la Grecia non si trattò soltanto di colonizzazione: si sviluppò una vera e propria integrazione che ha lasciato le tracce che tutti conosciamo.

Dopo di loro una sequenza impressionante di dominazioni: romani, bizantini, arabi, normanni, svevi,francesi, spagnoli, borboni, italiani.

Palermo che diventa capitale dell’impero con Federico II, alla cui corte si comincia a parlare il “vulgare” , embrione della lingua italiana.

Insomma abbiamo dato sempre il massimo quando a guidarci sono stati gli stranieri e la Sicilia ha fatto gola sempre a molti. Prima ci voleva l’Inghilterra, poi qualcuno ci voleva fare diventare la 51^ stella della bandiera americana. Insomma pare che noi da soli non ce la possiamo cavare.

Ed infatti, passando ai giorni nostri, sappiamo tutti molto bene come vanno le cose: una classe politica inetta, incapace e corrotta, il cancro della mafia, il sottosviluppo, il territorio violentato, le arance e la cultura “scafazzate”, i giovani senza speranza, gli anziani abbandonati a loro stessi,la sanità da terzo mondo ma nello stesso tempo viziata da sprechi e privilegi, l’immondizia nelle strade.

La Sicilia, la terra del Sole e del Mare, che potrebbe vivere agiatamente sfruttando le proprie risorse, oggi è la cenerentola dell’Italia e dell’Europa.

I figli di Sicilia che potrebbero vivere di turismo e pesca, che potrebbero vendere energia pulita con la Fabbrica del Sole che il buon Dio ha dato loro, si ritrovano oppressi dalla mafia e dalla mala politica. Costretti ad elemosinare posti di lavoro precari, umiliati dal potere che elargisce ai sudditi pensioni e prebende in cambio di consensi, uccisi da una sanità cinica, feriti a morte nella dignità quando si deve cercare “un amico” anche per ricoverarsi in ospedale, per trovare un lavoro, impotenti e sfiduciati verso il loro destino.

E allora che fare?

Forse bisogna tornare indietro, volgere lo sguardo al passato. Affidarsi di nuovo agli stranieri.

E siccome greci, romani, normanni e arabi hanno altro da fare, io proporrei di affidarci ad un popolo nuovo, che sappia compensare e correggere i nostri vizi, che possa aiutarci ad uscire dalla rassegnazione e soprattutto che abbia dimostrato di volerci capire ed aiutare. Non sto parlando di inglesi, americani o francesi ma dei friuliani. Avete capito bene. Friuli Venezia Giulia. Chiedo ufficialmente l’annessione a questa regione. Voglio che la Sicilia diventi lo sbocco nel Mediterraneo per questo popolo. Gente seria ed onesta, fratelli di terremoto, che hanno già mandato un proprio proconsole: un certo Maurizio Zamparini che con la scusa di gestire il Palermo Calcio sta studiando un piano di conquista socio-economica dell’Isola.

Il successo che egli sta ottenendo con il pallone ci incoraggia e ci spinge ad affidarci a lui con fiducia. Ha preso la squadra in serie C e ci sta portando in Champions League, ha preso quattro ragazzi sudamericani e li ha fatti diventare grandi calciatori, ha trasformato una società fallita in una grande azienda, ha ridato fiducia ai cittadini che adesso riempiono lo stadio, sta pensando allo sviluppo investendo in nuove aziende.

Quindi ci sono tutti gli elementi per fare bene: risoluzione della crisi, motivazione delle nuove generazioni, risanamento finanziario, sviluppo economico e voglia di vincere le sfide.

Sbaglio o è quello che avrebbero dovuto fare i nostri politici in questi 60 anni di governo?

E siccome lorsignori hanno solo prodotto mafia, corruzione, sottosviluppo, malasanità, munnizza, disoccupazione e assistenzialismo, con una sola voce gridiamo:ZAMPARINI for PRESIDENT, e la Sicilia finalmente sarà in Europa .

Finalmente la Sicilia in Europa ultima modifica: 2010-03-26T11:30:40+01:00 da Nino Plano

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