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Forza Carlo!

Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di intervistare per una rubrica del Tg di Tele Occidente, che andrà in onda a breve, una persona veramente speciale ed a lui voglio dedicare questo spazio.

Si tratta di Carlo D’Attanasio, un imprenditore abruzzese originario di Montelepre che sta mettendo in atto un suo sogno: girare il mondo in barca a vela in solitario, cioè da solo.

Il viaggio durerà circa 1 anno e mezzo e Carlo, pensate un po’, ha pensato di fare la prima tappa proprio in Sicilia ed in particolare a Montelepre, il paese della madre scomparsa da qualche anno.

Carlo è un affermato imprenditore nel campo delle telecomunicazioni, ha 40 anni e ha deciso di prendersi una pausa tutta per sé, una lunga pausa. Ha messo in buone mani le sue aziende, ha attrezzato la sua Scila ( la barca) e con il sostegno di chi gli vuole bene ha preso il mare.

Gli italiani, si sa, siamo un popolo di santi e navigatori o forse lo eravamo perchè di santi in giro ne vedo pochini quanto a navigare ci si limita a farlo nel web.

Ma cosa spinge un uomo che sta bene, giovane e bello, realizzato nel lavoro che potrebbe,semmai, pensare di andare a fare il tronista dalla De Filippi, a mettersi in gioco, a rischiare di perdere tutto, ad affrontare gli Oceani da solo, a sfidare le tempeste, a mettere la propria vita in serio pericolo?

E perchè ha deciso di venire da noi, a Montelepre?

Quale meta vuole raggiungere? Come mai è stato folgorato dallo Spiritello Irrequieto che fu di Ulisse e di Cristoforo Colombo?

Le risposte sono state disarmanti. Per lui è stata una cosa normale, che doveva fare, che era scritta da qualche parte e con quel suo bel sorriso e quella luce negli occhi, che gà vedono l’oceano, ti dice che a bordo leggerà molti libri e forse ne scriverà qualcuno.

Leggerà libri di religione e di fisica quantistica….ed ha voluto fare il suo primo passo di questa incredibile avventura a Montelepre. Perchè Montelepre per lui non è solo il paese di sua madre ma una radice vitale della sua anima. Questo benedetto paesino che spesso non amiamo, ha fatto scattare una scintilla di quelle potenti in una persona di cui noi sconoscevamo l’esistenza e questo ci deve fare riflettere ed inorgoglire.

Adesso Carlo ci sta portando in giro per il mondo e la sua impresa diventa la nostra impresa. Dobbiamo essere tutti con lui, sostenerlo ed incoraggiarlo, fargli sentire il nostro calore, aspettare il suo ritorno.

Nel frattempo colleghiamoci al suo sito che sarà l’unico contatto con il mondo ( non ha telefono satellitare), scriviamogli, facciamo arrivare ogni giorno decine di mail: il sito è www.imvia.it e l’indirizzo lo trovate dentro. So che hanno fatto una pagina su Facebook dedicato a Carlo e Scila ma sto aspettando che mi dica il nome esatto, poi se c’è qualcuno bravo e riesce a rintracciarla lo faccia pure o se vuole ne faccia un’altra.

Insomma, ci dobbiamo dare una mossa!! Non è possibile che un monteleprino se ne vada in giro per gli oceani e noi ci guardiamo l’Isola dei famosi…pensate che differenza!! Nell’Isola un manipolo di scoppiati è sotto le telecamere h.24 per fare brodo mentre da qualche parte dell’Atlantico un uomo da solo sfida l’ignoto..cosa penserà Carlo quando affronterà la prima traversata atlantica dalle Isole di Capo Verde al Brasile? Forse penserà a sua madre, alle sue radici, alla Torre Ventimiglia.

Allora propongo una mobilitazione generale del montelepre-web. Creiamo link e banner nei nostri siti, invadiamo Facebook e dintorni, facciamoci vedere e sentire, sosteniamo Carlo e creiamo un ponte tra la sua barca e Montelepre e aiutiamolo nei momenti più difficili. Facciamo che ogni volta che si collegherà ad Internet trovi valanghe di messaggi.

Perchè lui rappresenta la parte più bella e nobile dell’uomo: il coraggio, la scoperta di mondi nuovi, il mettere in discussione la propria vita , ed oggi, in questo nostro mondo cinico ed egoista, dove di vive per avere e non per essere, dove i giovani cercano mondi nuovi con lo sballo, dove la vita è ridotta ad in consumismo sfrenato ed inappagabile, dove tutti siamo depressi, poveri e soli.

Carlo ci sta dimostrando che la vita è tutt’altro. Abbracciamolo tutti.

Forza Carlo! ultima modifica: 2010-04-14T13:54:47+02:00 da Nino Plano