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Le parole di Draghi

Come prassi annuale, il Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha illustrato a tutto il mondo politico, finanziario ed economico le considerazioni finali circa lo stato di salute dell’economia italiana nell’anno precedente, analizzando nel contempo i suoi effetti nel contesto socio-politico, finaziario-economico.
E’ un appuntamento molto atteso dagli operatori del settore perchè appunto fornisce le coordinate e le direttive che sono state seguite nell’anno precedente e soprattutto i possibili scenari futuri.
Quest’anno la relazione ha fatto perno su su 3 argomenti cardine. In primo luogo, si è analizzata l’evoluzione della crisi e il ruolo della cooperazione internazionale; in secondo luogo, molto spazio è stato dedicato allo stato di sviluppo dell’economia italiana, facendo particolare riferimento ai fattori di competitività e di crescita ed in terzo luogo, un capitolo non poteva che essere dedicato al mondo bancario e all’istituto della vigilanza.
Dall’analisi emerge chiro il concetto che abbiamo senza ombra di dubbio sfiorato il crac non solo come sistema Paese, ma soprattutto come sistema Europa e solo misure  eccezionali di espansione economica hanno permesso il salvataggio dell’intero sistema.
In un contesto del genere, è stato promosso il rafforzamento del Patto di Stabilità, in maniera tale da permettere che conti in ordine possano favorire una crescita più stabile nel tempo.
Nel capitolo dedicato all’economia italiana, non poteva non occupare spazio la crisi greca, in considerazione del fatto che essa stessa ha cambiato il nostro quadro di riferimento, imponendo all’agenda politica internazionale, e quindi anche a quella italiana, un pesante piano di rientro dal disavanzo pubblico attraverso una manovra di rigore e di pesanti tagli pubblici.
L’inevitabile stagnazione economica ha prodotto disoccupazione; e soprattutto si è fatto particolare cenno al fatto che la correzione dei saldi di bilancio dovrà essere necessariamente accompagnata da una politica economica, propedeutica alla crescita, e da un pacchetto di riforme strutturali; quest’ultime possono definirsi necessarie, inevitabili ed urgenti e all’uopo la crisi diviene l’occasione propizia per farle nel più breve periodo possibile. Uno spazio importante viene dedicato al modo dei giovani e al mercato del lavoro. A tal proposito, viene sottolineato come la crisi economica ha maggiormente colpito ed acuito il loro disagio, dal momento che una ripresa lenta accresce la probabilità di una persistente disoccupazione. Tra i rimedi possibili vi è quello del varo della Riforma del Mercato del Lavoro, divenuta essenziale per la parte riguardante soprattutto gli ammortizzatori sociali.
Ed infine la tutela dei clienti dgli intermediari finaziari è ritenuta essenziale per la credibilità stessa del sistema finanziario e la vigilanza deve essere mantenuta ad alti livelli.
Ci attendono ancora tante ed importanti sfide perchè lo scenario economico futuro non appare ancora molto chiaro ed appare inevitabile che il Paese ne verrà realmente fuori a patto e condizione che il sistema nel suo insieme si presenterà quanto più unito possibile.

Le parole di Draghi ultima modifica: 2010-06-02T09:22:31+02:00 da Salvatore Pisciotta
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