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Tutti candidabili tranne cinque: il Tribunale ha deciso sui politici monteleprini

il Tribunale di Palermo, sezione prima Civile, presieduto dal Giudice Caterina Grimaldi di Terresena, in accoglimento delle istanze dei difensori di ex amministratori del Comune di Montelepre ha respinto la richiesta di incandidabilità confermando soltanto per alcuni di essi il provvedimento richiesto dal Ministero dell’Interno.

Con decreto del Presidente Della Repubblica del 13.03.2014 veniva disposto, a seguito di informativa prefettizia, lo scioglimento del Consiglio Comunale di Montelepre per “Forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l’attività amministrativa a pesanti condizionamenti” , affidando la gestione dell’Ente ad una commissione straordinaria per la durata di 18 mesi .

A seguito dello scioglimento il Ministero dell’Interno con decreto del 14.05.2014 chiedeva al Tribunale di Palermo di applicare la sanzione della incandidabilità nei confronti di tutti coloro che in quel periodo avevano ricoperto sia cariche di governo che di consigliere comunale a Montelepre.

Il decreto del Ministero dell’Interno faceva espresso riferimento per detta sanzione agli elementi che erano stati utilizzati dal Presidente della Repubblica per decretare lo scioglimento per infiltrazione mafiosa degli organi amministrativi e elettivi del Comune di Montelepre.

Ad alcuni di essi infatti il Ministero contestava una serie di condotte finalizzate a favorire gli interessi della criminalità organizzata locale.

Si costituivano in Giudizio gli Amministratori contestando quanto affermato sia nel decreto di scioglimento che in quello della applicazione della sanzione amministrativa della incandidabilità.

Il Tribunale di Palermo con decreto del 6 dicembre, accoglieva parzialmente il provvedimento del Ministero dell’Interno confermando la incandidabilità nei confronti di cinque ex amministratori e respingeva la dichiarazione della incandidabilità nei confronti degli altri amministratori con la formula ampiamente liberatoria di non luogo a provvedere.

I cinque amministratori comunali per cui è stata decretata l’incandidabilità sono l’ex sindaco Giacomo Tinervia, l’ex assessore Salvatore Candela e i consiglieri comunali Giovan Battista Abbate, Gian Carlo Randazzo e Vincenzo Pizzo. L’ex primo cittadino, che non aveva avanzato alcuna richiesta di revoca del provvedimento, ha annunciato di non voler ricorrere contro la decisione del Tribunale contrariamente a quanto nelle intenzioni degli altri quattro ex amministratori.

Potranno candidarsi alla prima tornata utile, invece: Maurizio Sgroi, Giuseppe Pizzurro, Giovanni Candela, Antonio Terranova, Emanuela Polizzi, Rosario Licari, Salvatore Licari, Giuseppe Faro Sapienza, Giacomo Misura, Rosario Di Noto, Salvatore Platano, Giuseppe Di Maggio, Giuseppe Gaglio, Giuseppe Di Maria e Carlo Gaglio.

“Eravamo certi – hanno affermato gli Avvocati Francesca Fucaloro e Salvino Caputo che hanno assistito l’ex consigliere comunale di Montelepre Maurizio Sgroi – che il decreto del Ministero dell’interno era infondato e privo di indicazioni che non avevano alcun riscontro con la persona e l’operato del consigliere Sgroi”.

Tutti candidabili tranne cinque: il Tribunale ha deciso sui politici monteleprini ultima modifica: 2014-12-23T14:03:47+01:00 da Redazione
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