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Roberto Geloso e i tormenti di Giuda, il 24 marzo un doppio spettacolo al Jolly

Dopo il sold-out di «Romeo e Giulietta peccavano eccome!» in cui ha interpretato un insegnante di teatro alle prese con un manipolo di studenti in autogestione, Roberto Geloso torna in scena nei panni di Giuda in «Jesus, il crocifisso», la nuova fatica del regista e attore palermitano Tony Colapinto.

roberto-gelosoL’attore monteleprino il 24 marzo sarà al Teatro Jolly impegnato in un doppio spettacolo (ore 17:30 e 21:15) prodotto da Shakespeare Theatre Academy e Shakespeare Theatre Company. Sul palco anche Tony Colapinto (Cristo), Chiara Torricelli (Maddalena), Carlo Teresi e Paolo Catalano. Biglietti disponibili presso il botteghino del Jolly (via Domenico Costantino, 54) o presso la Shakespeare Theatre Academy (via Galileo Galilei, 93); online su www.teatrojolly.eu

SINOSSI

locandina-jesusUna croce. Due anime. Due ombre. Un unico cammino di liberazione.

Maria Maddalena e Giuda: due figure controverse, mortificate, umiliate, hanno costituito troppo spesso il mezzo per rendere più accessibile e più umano, l’universale messaggio di Gesù Cristo, in uno scontato e semplicistico gioco di dialettica e di etichette, di abusata contrapposizione tra bene e male, tra luce e tenebre.

Sembrano persi, ma solo all’apparenza. Perché è sufficiente liberare l’immaginazione, tentare di spingersi poco oltre le immagini stereotipate di cui sovente la mente si nutre, per scoprirne i più reconditi pensieri e la preziosa purezza delle loro anime.

Quali saranno stati i pensieri di Maria Maddalena, nel pieno della Passione di un caro amico a cui deve la vita e la libertà? Che cosa avrà provato questa donna silenziosa, dallo sguardo fermo e tenace, nel vedere la magia dell’esistenza umana mortificata dall’atroce pena della crocifissione?

E Giuda? Quali voci avranno affollato la sua mente per il senso di colpa di aver spinto fra le braccia della fredda morte Gesù, il suo amico di sempre? Quale tormento avrà vissuto Giuda, traditore e al tempo stesso tradito dall’ingeneroso ruolo che il disegno divino gli riservò e che ogni giorno ancora oggi viene riportato in vita? Che cosa avrebbe detto in quei momenti di spietato travaglio interiore se solo gliene fosse stata data la possibilità?

La passione, le 7 parole di Cristo in croce, in una prospettiva completamente nuova. Da un lato Maria Maddalena che rappresenta la Fede, la Donna, la Prostituta, la Madre, l’Amore. Dall’altro Giuda, specchio della debolezza dell’Uomo, del coraggio di parlare ad una croce vuota, urlando con rabbia la sua condanna sociale e morale. Al centro Cristo e la sua croce, con le sue ultime 7 parole in croce, in un’ inedita rappresentazione.

Roberto Geloso e i tormenti di Giuda, il 24 marzo un doppio spettacolo al Jolly ultima modifica: 2015-03-11T10:00:40+01:00 da Redazione
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