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Buone notizie sul fronte Job’s act: banche disposte ad erogare credito ai neoassunti

Buone notizie sul fronte Job’s act. Nonostante in molti abbiano criticato il nuovo contratto a tutele crescenti introdotto con questa Riforma del lavoro, sembrano arrivare notizie rassicuranti in merito. In molti erano, infatti, gli scettici sull’equiparazione dello stesso col vecchio “contratto a tempo indeterminato” e non erano, e in molti non lo sono ancora, convinti della possibilità che potesse essere equiparato anche dagli Istituti di credito. Nei proclami del Governo, infatti, c’era anche quello di dare, attraverso questa nuova forma contrattuale, stabilità a molti lavoratori i quali, in passato e con altre forme di lavoro precarie, si erano visti sbattere la porta in faccia, magari anche dal gruppo Unicredit, alla richiesta di un mutuo, di una surroga o di un prestito (approfondimenti su http://www.calcoloratamutuo.org/guida/surroga-sostituzione. Gabriele Piccini, Country Chairman Italy, ha ufficializzato la scelta di Unicredit attraverso una nota specificando, invece, come il suo Istituto sia felice di accogliere i recenti cambiamenti del mondo del lavoro.

Essi, a suo dire, appaiono volte a favorire la continuità lavorativa indipendentemente dal tipo di contratto e dalle dimensioni dell’azienda. Per Unicredit, quindi, e per altri gruppi bancari che stanno seguendo il gruppo in questo senso, la nuova forma contrattuale verrà del tutto equiparata a quella fino ad ora più diffusa e cioè il vecchio contratto a tempo indeterminato. Essa sarà pari sia per quanto attiene la valutazione creditizia che sia per l’offerta commerciale, motivo per cui i beneficiari del Jobs Act potranno accedere al credito usufruendo delle vecchie condizioni.

Recentemente proprio il presidente dell’ABI, era sembrato ottimista circa la possibilità delle banche, dichiarandosi persuaso del fatto che le richieste di prestiti e mutui dei neoassunti con il contratto indeterminato a tutele crescenti sarebbero stati accolte dalle banche. Secondo Patuelli, infatti, le banche non sono tanto interessate alla nuova applicazione in merito le tutele dal licenziamento ma piuttosto alla stabilità del contratto dei richiedenti. Se, come si spera, Unicredit ha voluto fare da apripista e gli altri gruppi bancari italiani sparsi sul territorio seguirano il suo esempio, sarà molto più facile, soprattutto per i più giovani, accedere a prestiti personali e finalizzati, i prestiti delega, i prestiti fiduciari e a tutte le altre forme creditizie.

Nonostante ciò pare che la Sicilia, quanto all’applicazione di tale tipologia di contratto, resti, per ora, all’ultimo posto della classifica nazionale. Secondo il Presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Palermo, il territorio sconta il prezzo di troppe criticità per le quali non bastano i soli incentivi.

Buone notizie sul fronte Job’s act: banche disposte ad erogare credito ai neoassunti ultima modifica: 2015-10-22T17:09:26+02:00 da Redazione
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