La scuola materna di via Guarino (foto d’archivio)

Locali ristrutturati con tanto di servizi igienici nuovi di zecca e impianto di riscaldamento di ultima generazione ma di fatto inutilizzabili. Perché? Manca il collaudo della caldaia. Quindi tutto fermo.

Succede alla scuola materna di via Tenente Guarino dove nei giorni scorsi i genitori hanno protestato per il mancato funzionamento dei servizi. Un problema presente già all’inizio dell’anno scolastico ma che è emerso nelle ultime settimane dopo l’abbassamento delle temperature dovute all’ultima ondata di gelo.

Ad impedire l’accensione dei riscaldamenti è una mancata, e per certi aspetti banale, formalità: il collaudo della caldaia a metano che alimenta l’impianto. La ditta che ha eseguito la ristrutturazione avrebbe dovuto consegnare la certificazione già ad agosto, a conclusione dei lavori. Ma, non si sa per quale motivo, così non è stato.

Adesso, fra aule riscaldate con stufette di fortuna procurate dagli insegnati e bambini trattenuti a casa dai genitori, l’Amministrazione comunale corre ai ripari pur respingendo ogni accusa. A chi li ha additati di non aver tenuto in considerazione la faccenda, il sindaco Maria Rita Crisi e i suoi collaboratori hanno replicato di aver seguito il caso fin dall’insediamento in municipio, e sollecitato più volte l’azienda a portare a termine gli impegni.

“Purtroppo  il problema è legato ad un cavillo burocratico che, siamo certi, riusciremo a superare già la prossima settimana», ha spiegato ieri a Tele Occidente l’assessore alla Pubblica Istruzione Francesca Palumbo. «La ditta ha assicurato che procederà al collaudo dell’impianto realizzato e presto la nuova caldaia potrà essere messa in funzione. Comprendo i disagi dei bambini e dei loro genitori – ha aggiunto Palumbo – ma è nostra volontà risolvere tutto nel minor breve tempo possibile».