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Crescono le start up innovative siciliane, guidate soprattutto dai più giovani

Sebastiano Bavetta, che ricopre l’incarico di  professore di Scienze economiche all’Università degli Studi di Palermo ha affrontato il problema dell’occupazione nella Regione, dove “Sono solo due milioni e mezzo i siciliani che lavorano, e servirebbe un salto occupazionale di almeno un milione di posti in più”. Un problema che colpisce soprattutto i giovani, costretti a generare un “flusso migratorio che ogni anno porta via dalla Sicilia 25 mila giovani. Un processo, questo, che costa almeno 5 miliardi l’anno, se si considera che per formare ogni giovane fino alla scuola superiore ci vogliono 200 mila euro”. Come ulteriore effetto, sottolinea il professor Bavetta si hanno ripercussioni sul “tasso di natalità: la Regione diventa sempre più vecchia e cresce la percentuale di over 75”. A complicare la situazione c’è anche la riduzione che colpisce le iscrizioni alle università siciliane. Solo a Palermo in soli 5 anni, c’è stata una riduzione di ben 13 mila iscrizioni, ed altrove la situazione è addirittura peggiore.

Che cosa fare per cercare di invertire la tendenza? Se le pubbliche amministrazioni si trovano con le mani legate dalla necessità di rispettare budget  sempre meno generosi, le iniziative da parte dei più giovani non mancano. La Sicilia ha scalato varie posizioni, diventando la quinta Regione in Italia per la nascita di start up innovative, guidate soprattutto dai più giovani. Come ulteriore effetto si ha una forte crescita anche dell’offerta di prodotti e servizi tramite l’uso del web, sfruttando sistemi di pagamento economici e sicuri, come ad esempio il conto di Hello Bank, o l’uso di conti elettronici facilmente gestibili tramite una semplicissima app (approfondimenti su http://www.cartedipagamento.com/conto-hello-bank.htm). Ed è soprattutto il settore delle applicazioni che sta ottenendo la maggiore attenzione dei giovani imprenditori: da quella che permette di controllare gli elettrodomestici in remoto, a quella che garantisce ai genitori una migliore gestione dei rapporti con la scuola, potendo organizzare e prenotare colloqui con i docenti, trovare libri di seconda mano o sapere se i figli sono assenti ingiustificati, ecc.  Insomma la Sicilia cerca di ripartire proprio dai giovani, strizzando l’occhio alla tecnologia.

Crescono le start up innovative siciliane, guidate soprattutto dai più giovani ultima modifica: 2016-12-21T20:44:31+01:00 da Redazione