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La Processione dei Misteri esempio di Pietà popolare, ieri la presentazione de “Il Lutto e la Luce”

Si è svolta ieri pomeriggio presso la cripta della chiesa di Santa Rosalia la presentazione del libro ” Il Lutto e la Luce” di Michele Vilardo; un volume di 527 pagine in cui l’autore – studioso di origine nissena e docente presso il liceo Santi Savarino di Partinico – pone l’accento sui riti della Settimana Santa nella Sicilia Centro-Occidentale focalizzando l’attenzione sul tema della Pietà popolare.

L’iniziativa, voluta dalle parrocchie del paese e dalla Pro Loco, ha offerto un momento di riflessione in vista della Processione dei Misteri di domenica prossima: “La processione occupa un posto di grande rilevanza a Montelepre”, ha ricordato don Santino Terranova. “Una tradizione nata alla luce di due libri presenti tutt’oggi nella chiesa di Carini: quelli del Sirmiento, palermitano radicato a Carini presso la famiglia dei La Grua, il quale ha voluto scrivere un libro proprio sulla processione, pubblicato in due edizioni, una del 1742 e l’altra del 1752. È  importante – ha sottolineato il parroco- scoprire non solo gli aspetti artistici di questa manifestazione religiosa ma soprattutto quelli teologici: c’è un Uomo che muore e si dona”.

“Un libro che trasmette passione, grazie al ricco apparato iconografico presente. Una prefazione sofferta – ha spiegato il teologo Gianfranco Tre Re presente all’incontro assieme all’autore – basata sull’ambiguità dei rapporti presenti tra  il popolo siciliano e la Chiesa, in particolare con la figura del prete. I due mondi sembrano apparentemente conciliati. In realtà – ha aggiunto – ci sono molti segnali che sottolineano una vera e propria tensione. Basti guardare la distinzione che esiste dal punto di vita antropologico: la Chiesa sono i chierici; il Popolo i non chierici. Una distinzione che non avviene a livello teologico dove, invece, il Popolo è la Chiesa e la Chiesa è l’assemblea dei fedeli, del popolo cioè sacerdoti e non”.

“Da qui – ha spiegato il teologo – nasce la pietà popolare come doppione della liturgia: da una parte il culto dei sacramenti e dall’altra la pietà popolare; da un lato, quindi, le celebrazioni sacramentali del mistero della morte di Cristo e dall’altro le sacre rappresentazioni popolari per le strade del paese. Uno dei motivi per cui si verifica un paradosso: tutto il popolo, compresi i preti, partecipa alle rappresentazioni popolari, ma non tutto il popolo partecipa ai sacramenti. Si nota così la dicotomia tra le pratiche liturgiche e  le manifestazioni che si svolgono per le strade. Molto spesso si vedono chiese vuote e tutto il paese che partecipa alla rappresentazione in strada. Ciò rappresenta una tensione emergente, l’ambiguità tra popolo e sacerdozio. Tensione che nasce dall’abbisso di bellezza tra liturgia e manifestazioni: le pratiche di pietà popolare non sono strutture della Chiesa; la liturgia invece si. Ciò che è stato creduto sempre e ovunque, ovunque c’è Chiesa noi troveremo tali eventi”.

“Un lungo e faticoso cammino durato un quarto di secolo- ha affermato l’autore del libro, Michele Vilardo – per documentare tramite la testimonianza fotografica quello che accade in Sicilia durante la Settimana Santa. Un volume che vuole esser un contributo alla conoscenza della Sicilia, dei suoi posti noti e meno noti, dell’inculturazione della fede cattolica nelle nostre comunità e della sua trasmissione alle nuove generazioni. La Settimana Santa  – ha evidenziato Vilardo – è il cuore dell’anno liturgico, ma anche della pietà popolare che è liturgia del popolo. Bufalino sostiene che la Settimana Santa può esser vissuta in due modi: o affacciati ad un balcone o in mezzo al popolo credente. Io ho scelto la seconda, come si nota dalle foto. L’attuale Settimana Santa derivante dalla Spagna – ha spiegato – porta a riflettere su come il popolo vive la storia della salvezza; una concezione, dal punto di vista della pietà popolare, presente solo nel Mezzogiorno d’Italia. una pietà popolare, come teologia del popolo credente”.

L’incontro ha lanciato diversi spunti di riflessione. Fra questi la difficoltà della Chiesa nel coinvolgere i giovani; cosa che invece dal punto di vista della pietà popolare avviene con più facilità. In tale direzione la Processione dei Misteri di Montelepre riesce ad avvicinare anche i più giovani a comprendere le Sacre Scritture, vivendole in prima persona.

Contestualmente alla presentazione del volume i locali della chiesa di Santa Rosalia hanno ospitato una mostra sulla processione curata da alcuni fotografi del comprensorio.


La Processione dei Misteri esempio di Pietà popolare, ieri la presentazione de “Il Lutto e la Luce” ultima modifica: 2017-04-03T10:26:51+02:00 da Gloria Migliore
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