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«Forza Arasimo, non ti deprimere»

Ci spiace che Arasimo rischi di finire in depressione per colpa della Pro Loco. Per carità! Che vogliamo essere causa di malessere per i nostri concittadini? Ma dove s’è detto mai che un’organizzazione che si prodiga per il paese (pro loco, per quei pochi che non lo sapessero, in latino significa letteralmente “per il luogo”) debba causare dispiaceri a una parte dei suoi abitanti!?

Al contrario, La Pro Loco vuole soltanto il bene e benessere di tutti i monteleprini; anche del concittadino Arasimo di cui non comprendiamo il suo dispiacere soltanto ora, considerato che siamo al terzo anno di Misteri anticipati alla Domenica delle Palme.

Eh vabbè, come si dice: ognuno ha i suoi tempi. Magari fra un decennio capirà i motivi di questa novità ormai vecchia e qualcuno gli ricorderà che la proposta di separare le cose (Misteri e Venerdì Santo) partì nel lontano 2012; che dopo due anni di confronto fra Pro Loco, parroci e altre associazioni nel 2014 si decise di fare una prova; che la prova fu ampiamente superata e che l’anno successivo si ottenne un incremento di spettatori anche da fuori paese; che sulla scorta di questa partecipazione nel 2016 si puntò a raccogliere visitatori anche da fuori provincia; che nel 2017 eccetera, eccetera…

Perchè Arasimo è dispiaciuto? Forse come molti suoi coetanei – e come tanti nostri compaesani purtroppo – probabilmente il nostro amico affronta gli anni in cui viviamo con rassegnazione. Si sente smarrito; detesta questa società che corre e fagocita tutto e tutti: si ritrova a ripetersi con gli amici che i bei tempi sono finiti; che prima si viveva meglio; che il Mondo è cambiato; che i giovani d’oggi sono dei rammolliti; eccetera, eccetera. Adesso alla sua litania ha aggiunto anche la strofa sulla Processione dei Misteri.

Insomma: Arasimo è un nostalgico, e ha tutto il diritto di esserlo. Come tanti altri monteleprini. Il nostro concittadino in parte ha ragione: i tempi sono cambiati. Ma la colpa non è né sua, né della Pro Loco. Arasimo dovrebbe confidare più spesso le sue preoccupazioni al compare. Nino lo inviterebbe ad affrontare meglio questi anni duri e a non finire in quella sorta di “letargo sociale” in cui molti cadono salvo poi, di tanto in tanto, svegliarsi e iniziare a biasimare tutto e tutti. Lui con la sua proverbiale saggezza gli spiegherebbe come adattarsi ai cambiamenti; che solo chi si adatta sopravvive; che la famosa teoria dell’evoluzione va applicata anche alle cose del suo bel paesello, nel quale tutto, non si capisce il motivo, si vuole resti immutato.

Fatto ciò, Arasimo potrebbe venirci a trovare in Pro Loco e vedere di persona come un gruppo di oltre 20 ragazzi discute su cosa organizzare per contribuire a dare un’immagine diversa di Montelepre che non sia ancora e soltanto quella di Salvatore Giuliano. Si accorgerebbe che in Pro Loco si ragiona su come creare occasioni di lavoro attraverso il turismo (perché è l’unica terapia per la nostra economia ridotta all’osso); verrebbe ad osservare con noi realtà a pochi km da Montelepre che hanno saputo trasformare festicciole di borgata in eventi con migliaia di partecipanti; si documenterebbe, si confronterebbe, prenderebbe spunti e proverebbe anche lui a mettere in pratica quelle teorie sul turismo che altri finora hanno soltanto urlato nei comizi elettorali. A che pro? Per crescere come cittadino di questo paese e per contribuire a innescare una condizione di benessere diffuso per l’intera comunità (Pro loco. Ricordate la traduzione della locuzione latina?).

Giustamente, se prima non cambia il proprio punto di vista, come fa Arasimo a comprendere che la Processione dei Misteri possiede delle potenzialità turistiche, che con opportune migliorie e attraverso un piano di comunicazione adeguato può concorrere insieme ad altri aspetti (ad esempio la valorizzazione dei prodotti tipici) a creare un settore interessante per l’economia di Montelepre, se le massime realizzazioni di quest’uomo sono state compiacersi delle cadute a vutata o mulinu durante le corse di cavalli, spicchiarisi ‘a calia e ‘a simenza durante la Festa ru Signuri e partecipare da protagonista o spettatore alla rappresentazione del Venerdì Santo… se non altro per spettegolare sulla Regina Ester di turno (altro che pathos, forse eros!).

Attenzione, non è che vogliamo dare del villano ad Arasimo?! D’altronde non è colpa sua se nel DNA di tanti di noi è annidato quel particolarissimo gene, da poco scoperto, chiamato “munciulebbinus 001”; responsabile di alcuni comportamenti manifestabili in contesti sociali strettamente monteleprini: invidia, ipercriticismo, protagonismo compulsivo, forme più o meno marcate di egoismo e “gattopardismo”. Un esempio calzante di tali comportamenti è rintracciabile in un commento pubblicato di recente su Facebook: «I monteleprini il giorno del matrimonio vorrebbero essere la sposa ed il giorno del funerale il morto».

Sia chiaro: non abbiamo nulla contro Arasimo, contro il compare che ci suggerisce di cambiare idea e contro chi vorrebbe che i Misteri tornassero a sfilare prima del Cristo Morto e dell’Addolorata. Ma è ridicolo, soltanto a ipotizzarlo, che si possa indire una petizione per chiedere il ripristino di una tradizione che è più folkloristica che religiosa. E’ una mortificazione verso chi ha affrontato battaglie serie per i diritti veri della nostra comunità raccogliere delle firme da sottoporre a non sappiamo chi, visto che l’organizzazione dei Misteri è una prerogativa della Pro Loco.

Infine un invito ad Arasimo. Ogni lunedì su Tele Occidente danno un programma molto interessante. Vengono trasmessi vecchi filmati di corse di cavalli, processioni, giochi e altre manifestazioni dagli anni ’80 ad oggi. Guardalo. Servirà a lenire la tua nostalgia. Noi invece guardiamo al futuro assumendo all’occorrenza qualche dose di un farmaco capace di spedire al mittente tutte le critiche che ci piovono addosso. Il principio attivo si chiama MNF8. Funziona alla grande!

I soci dell’associazione turistica Pro Loco Montelepre

«Forza Arasimo, non ti deprimere» ultima modifica: 2016-03-28T08:30:03+02:00 da Giacomo Maniaci
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