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Circonvallazione di Montelepre chiusa, prime contravvenzioni e ricorso al Tar

Scattano i controlli sulla Circonvallazione chiusa al traffico dei mezzi pesanti e arrivano le prime contravvenzioni.
Durante un servizio congiunto fatto da polizia municipale e carabinieri sono state accertate cinque violazioni a carico di altrettanti autotrasportatori: il transito in quella strada degli autocarri che superano 7,5 tonnellate di peso per motivi di sicurezza è vietato da un’ordinanza della sindaca, Maria Rita Crisci, emanata a causa del cedimento di alcune parti del manto stradale. Così, la sanzione per quanti non hanno scelto il percorso alternativo verso Carini (decisamente più lungo di decine di chilometri) ammonta a 70 euro.
Sul provvedimento del primo cittadino, tuttavia, pende un ricorso al Tar presentato dal proprietario di una cava.
«Il comune si sta costituendo per argomentare le motivazioni che hanno portato all’ordinanza – dice il responsabile del settore Affari generali, Pietrantonio Bevilacqua –, peraltro già ben chiarite dal settore Tecnico.»
Si preannuncia, dunque, una lunga battaglia legale tra chi deve difendere la propria attività e il lavoro dei dipendenti e l’amministrazione comunale, che deve garantire l’incolumità dei cittadini e tutelare il patrimonio.
La chiusura della Circonvallazione è stata decisa lo scorso 9 agosto in seguito a una voragine che si è aperta nei pressi dell’incrocio con via Tenente Guarino: nel sottosuolo c’è un vecchio ponte ad arco, costruito per consentire il deflusso delle acque piovane provenienti dal torrente che scende a valle da Monte d’oro, deteriorato nel tempo e probabile causa del pericoloso cedimento. Guidare in questa strada, tra tombini “affiorati” dall’asfalto inclinato, squarci più o meno profondi e scavi rattoppati, per tanti automobilisti e motociclisti è diventata una vera prova di abilità al volante.
I continui lavori di manutenzione alla rete idrica e fognaria, ma anche a quella del gas, gli scavi della fibra ottica e i naturali cedimenti del fondo stradale stanno facendo sbriciolare l’asse viario, crocevia del traffico proveniente dalle strade provinciali per il capoluogo e i centri vicini.
“I mezzi pesanti oltre a causare problemi di traffico – si legge nell’ordinanza sindacale – provocano inevitabili sollecitazioni, usura e cedimento del manto stradale e risultano essere causa di incidenti anche con danneggiamenti al patrimonio demaniale e privato”.
«Non possiamo più tollerare che l’unico itinerario possibile – aggiunge Bevilacqua – sia quello che attraversa il centro abitato. La scelta dell’ordinanza è stata sofferta ma è vero che noi dobbiamo tutelare le strade e i cittadini. Lo spirito è proprio quello di tutelare i cittadini. L’incrocio stesso di questi veicoli ha provocato danni al patrimonio demaniale e privato, che spesso non ha avuto responsabilità individuate, come ad esempio i pali della pubblica illuminazione divelti.»
«Ho dovuto intervenire con fermezza – dice la sindaca Crisci – per mettere freno alla situazione attuale che è grave. Le strade di competenza provinciale (Sp. 1 e Sp. 40) da anni non sono transitabili, quindi per evitare la chiusura totale e ridurre al minimo i disagi ho stabilito la riduzione del peso per gli autocarri fino a 7,5 tonnellate. Il problema principale è comunque legato alla sicurezza del cittadino in una zona abitata e con la presenza diverse attività commerciali. Abbiamo previsto di rifare l’asfalto, lavori programmati e messi a bando a dicembre ma adesso c’è da sistemare la voragine che si è aperta recentemente, un intervento complesso e costoso.»

Circonvallazione di Montelepre chiusa, prime contravvenzioni e ricorso al Tar ultima modifica: 2018-08-25T06:19:20+02:00 da Corrado Lo Piccolo
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