Il regolamento sul compostaggio domestico del comune di Montelepre parla chiaro: “Le utenze iscritte all’albo dei compostatori avranno diritto alla riduzione della tassa sui rifiuti”, quantificata di recente dal consiglio comunale al 20 per cento.
Lo sconto, tuttavia, non sarà automatico perché occorre restituire all’ente il secchio dell’organico ricevuto dall’Agesp e presentare al protocollo una specifica richiesta.
E qui scattano alcune domande: a chi e quando vanno consegnati i contenitori usati ? Quando va presentata l’istanza ?
A porre i quesiti è l’avvocato Giacomo Palazzolo, ex presidente dell’Ato Palermo e “guerriero” della prima ora del compostaggio domestico.
«Sebbene in possesso da mesi della compostiera dell’umido e nonostante il non conferimento dell’umido al servizio pubblico – dice Palazzolo – gli “amanti del compost domestico” non possono usufruire del modestissimo sconto del 20 % della parte variabile della tassa rifiuti. Benché l’epocale annuncio, occorre che i cittadini che hanno richiesto la compostiera debbono restituire al Comune “u catu marrò” il secchio dell’organico come da impegno autocertificato, ma i cittadini non sanno come, quando ed a chi deve essere consegnato».
L’articolo 8 del regolamento prevede che le utenze “avranno diritto, dal primo giorno del mese successivo a quello di accoglimento della domanda, alla riduzione quantificata annualmente dall’Amministrazione comunale, relativa all’utenza presso la quale viene praticato il compostaggio domestico.
La riduzione sarà autonoma ed indipendente da altre forme di sgravio e, pertanto, potrà concorrere con altre riduzioni”.
«Il Comune di Montelepre, che solo di recente ha approvato il nuovo regolamento Tari – conclude Giacomo Palazzolo – continua a burocratizzare il sistema e fa la cresta sui virtuosi cittadini che da mesi utilizzano la compostiera e non si avvalgono del servizio pubblico».