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Il portoghese

Alla fine se ne è andato.

Mi ero accorto in queste ultime settimane di una strana inquietudine che lo possedeva durante le giornate e che si è appalesata in tutta la sua drammaticità mercoledì scorso quando nella giocata decisiva di briscola in 5, chiamata 91, invece di andarci liscio, dopo che Pinuzzu Cacavascio (che era sicuro il compagno) aveva messo la briscola, butta un carico da 11 così deciso che quello non ha potuto trattenersi dallo sghignazzare. Nessuno può capire la tremenda mortificazione di un giocatore che cade nel tranello dell’avversario: e mio compare Arasimo, dopo una trentennale carriera di briscola in 5 al dopolavoro, da quando ha buttato l’asso di spade in quel tavolo non è stato più lo stesso.

Eppure ha superato momenti difficilissimi come la morte di Tristan nella sua telenovela preferita “Il Segreto”, la pretesa di qualche principino del foro di importazione di venire ad amministrare il nostro paese senza conoscerlo minimamente e i comizi-cabaret di Pippo La Qualunque.

Ero andato a cercarlo perchè dovevamo andare a Grisì da suo cugino Calorio che gli doveva vendere una motozappa usata ma quando ho bussato mi ha aperto sua sorella Provvidenza (che è schetta ranni)la quale mi riferiva testualmente: “Arasimo ha partito giorno 13 maggio con l’apparecchio e ha andato al Portogallo”.

Restai allallato per un poco ma poi mi sono arripigliato e ho chiesto ulteriori spiegazioni.

Provvidenza invitandomi a sedere, mentre metteva la caffettiera ‘ncapo, mi comunicò che Arasimo le aveva lasciato una lettera per me con tutte le spiegazioni, e dopo avermi riferito che aveva le quaranate e la notte non dormiva per il caldo mi agevolò il caffè e una busta che mi affrettai ad aprire una volta arrivato a casa. Riporto fedelmente il contenuto per evitare equivoci.

Caro Compare Nino,

scusa se non ti saluto di persona ma mi scantavo che se ti dicevo le mie intenzioni tu mi convincevi a cambiare idea. Io in questo paese non ci voglio stare più, anzi non voglio stare più né in questa Regione né in questa Nazione.

Non voglio più sentire che in Italia un pensionato deve campare con 400 euri al mese e un mangiafranco qualunque solo perchè ha fatto il deputato un solo giorno prenderà fino alla morte 3.500 euri al mese e non si possono levare perchè sono diritti acquisiti!

Non posso più sopportare che i nostri picciotti sono costretti ad andare a lavare piatti a Londra o a Barcellona anche se sono studiati e hanno preso la laura.

Non accetto che la nostra bellissima Sicilia sia giornalmente violentata dalla mafia e ingannata da certa antimafia.

Mi viene da piangere nel vedere i nostri limoni marcire all’albero e contemporaneamente comprare quelli stranieri; il nostro olio tra i migliori al mondo deprezzato e sostituito da quello tunisino. I nostri malati sempre più trascurati se non maltrattati in ospedali inefficienti, i nostri lavoratori rimasti prigionieri della Fornero che andranno in pensione pronti per l’estrema unzione mentre i giovani aspettano ancora il lavoro; intanto chi ruba, chi truffa, chi uccide resta spesso impunito. Non lo sopporto più. Vado a vivere in Portogallo con Biniritto l’arrimunnaturi; andiamo a trovare suo cugino ‘Nniria che si trova là da qualche anno e campa di lusso con 500 euri al mese.

E poi Montelepre, il nostro amato paese, sembra ancora commissariato. La gente non sorride più, sembrano tutti incazzati neri, depressi, divisi.

A che serve dare la meritatissima cittadinanza onoraria al nostro carissimo Joey Saputo se poi non si capisce che sarebbe stato bello condividerla con tutta la città ma anche con i precedenti sindaci e amministratori per dimostrare che non si tratta di un gesto di parte ma di tutta la comunità.

A che serve valorizzare la pasta all’antica, il nostro dolce unico al mondo, se i rapporti sono ancora amari e pieni di livore e risentimento? Prima di promuovere la dolcezza della pasta bisogna fare ritornare dolce la vita in paese.

A che serve autocertificarsi come “il nuovo” e rilasciare unilateralmente patenti di idoneità alla politica solo ai propri amici anche se “vecchi” e offendere l’intelligenza dei giovani consiglieri comunali, che secondo loro, sono telecomandati dai cattivi maestri?

Caro campare Nino, appena andrai in pensione ti consiglio di trasferirti in Portogallo. Manda a quel paese la politica. Gli avversari ti attaccheranno sempre e gli amici ti tradiranno spesso perché non hai ancora capito che la politica non si fa per ideale ma per tornaconto. A presto. Tuo Arasimo.

Non so che dire. Spero che Arasimo ci ripensi e aspetto di sapere come andrà.

E se avesse ragione?

Buona estate a tutti.

Il portoghese ultima modifica: 2016-05-27T13:41:25+02:00 da Nino Plano

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